L'aumento della temperatura media può avere un impatto significativo sui luoghi di lavoro. Gli eventi di calore estremo possono causare problemi di salute significativi come esaurimento da calore, colpo di calore e altre malattie legate allo stress da calore. Temperature più elevate per periodi di tempo più lunghi possono anche aumentare il rischio di lesioni dovute ad affaticamento, mancanza di concentrazione, scarsa capacità decisionale e altri fattori.
Particolarmente esposti a tale rischio risultano coloro che svolgono l’attività lavorativa all’aperto, in particolare edilizia civile e stradale, settore agricolo e della manutenzione del verde, comparto estrattivo, marittimo e balneare, ma anche coloro che sono impegnati in ambienti chiusi senza ventilazione adeguata, la cui attività lavorativa richiede intenso sforzo fisico, anche abbinato all’utilizzo di DPI.
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con la nota n. 5056 del 13 Luglio 2023, ha integrato le indicazioni fornite in precedenza per tutelare i lavoratori dai rischi legati ai danni da calore, così da fornire utili elementi di conoscenza sugli effetti delle temperature estreme negli ambienti di lavoro e sulla relativa percezione del rischio, sia in fase di vigilanza ispettiva, sia in occasione dell’attività di informazione e prevenzione da rivolgersi ai datori di lavoro e ai lavoratori.
In particolare l’Ispettorato ricorda la possibilità di fare riferimento al sistema previsionale WORKLIMATE, il quale riporta strategie di intervento per contrastare lo stress termico ambientale in ambito occupazionale.
Si riportano di seguito alcune misure per la prevenzione delle patologie da calore nei luoghi di lavoro riportate nel Decalogo:
Si ricorda infine che l’Art. 28 del D.Lgs. 81/2008 stabilisce l’obbligo, in capo al datore di lavoro, di valutare “tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari” e quindi anche i rischi legati al calore e allo stress termico.
Lo studio rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti.
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